Un errore nella dichiarazione ISEE 2025 potrebbe costarti caro, con multe fino a 25.822 euro e possibili conseguenze penali.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è un documento cruciale per accedere a numerosi bonus e agevolazioni statali. Tuttavia, un errore nella compilazione può avere conseguenze pesanti, con sanzioni che variano da 5.164 a 25.822 euro, fino a possibili conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci. Vediamo quali sono i principali rischi e come rimediare a eventuali inesattezze.

ISEE 2025: attenzione agli errori, si rischiano multe fino a 25.822 euro
L’ISEE può essere calcolato autonomamente attraverso la piattaforma INPS, oppure con l’ausilio di un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o di un professionista abilitato. La piattaforma dell’INPS consente di compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in modo assistito, minimizzando il rischio di errori grazie ai controlli automatici.
Tuttavia, se l’errore sfugge ai controlli e la DSU viene accettata con dati inesatti, le conseguenze possono essere severe.
Come correggere un ISEE errato
Se si riscontra un errore nella dichiarazione ISEE, è possibile intervenire tempestivamente attraverso due modalità:
- Modello integrativo (FC3): permette di aggiungere informazioni mancanti senza presentare una nuova dichiarazione. Deve essere inviato all’INPS o all’Agenzia delle Entrate entro 15 giorni dalla presentazione della DSU iniziale.
- Nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU): in caso di errori più gravi, è possibile sostituire integralmente la dichiarazione precedente con una versione aggiornata e corretta.
Responsabilità in caso di errori del CAF
Molti contribuenti si affidano ai CAF per la compilazione dell’ISEE, ma anche questi centri possono incorrere in inesattezze. In caso di errore, la responsabilità ricade comunque sul dichiarante, che dovrà provvedere alla correzione con una delle modalità sopra descritte.
I CAF hanno l’obbligo di informare il contribuente sulle possibili conseguenze di un errore nella dichiarazione, ma non possono essere ritenuti responsabili per omissioni o dati inesatti presenti nei documenti forniti dall’utente.
Le sanzioni per dichiarazioni inesatte
Un errore nell’ISEE può comportare sanzioni economiche e, nei casi più gravi, azioni legali. Secondo gli artt. 75 e 76 del Testo Unico sulla Documentazione Amministrativa (D.P.R. 445/2000), chi fornisce informazioni errate rischia:
- Multe da 5.164 a 25.822 euro;
- Esclusione dai benefici futuri;
- Restituzione delle somme percepite indebitamente;
- Conseguenze penali, se il beneficio ottenuto supera i 3.999,96 euro, con il rischio di una pena detentiva da tre mesi a sei anni.
Cosa succede se l’errore viene scoperto dopo l’erogazione del bonus?
Se l’errore viene individuato solo dopo aver ottenuto un’agevolazione, il beneficiario deve procedere immediatamente alla correzione per evitare sanzioni.
L’art. 316 ter del Codice Penale punisce chi ottiene contributi pubblici attraverso dichiarazioni mendaci. In questi casi, oltre alla restituzione delle somme, si rischiano provvedimenti legali.